Questo mese per la
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ovvero l'interessante iniziativa grazie alla quale lo stesso argomento viene sviluppato da bloggers diversi ogni 15 del mese, ha come tema "se fossi un uomo".
Amando profondamente essere donna, mi rendo conto di non essermi mai chiesta davvero come sarebbe essere uomo, ma l
a riflessione sulle diversità di genere è diventata per me frequente da quando sono diventata mamma.
Si, perché crescere i figli porta necessariamente a interrogarsi sui messaggi che trasmettiamo loro, più o meno consciamente. Facilissimo cadere nello stereotipo più trito. E allora mi chiedo quali siano le differenze "reali" e quelle culturali tra i due sessi, e capisco che a volte sono così intrecciate da non poterle distinguere. Le differenze biologiche sono immutabili, e forse dobbiamo partire da quelle per identificare il ruolo ambientale, che è invece variabile. E dobbiamo anche considerare la storia del genere umano, cosa hanno scolpito in noi i millenni di vita precedenti alla civiltà moderna?
L'essere umano rappresenta se stesso da sempre, mostrandosi e trasfigurandosi nell'arte. C'è anche un'ipotesi che sostiene che le prime pitture rupestri siano opera di donne, e siano state loro anche a soffiare i pigmenti utilizzando cannucce, inventando così la tecnica a spruzzo, il primo aerografo. Quelle pitture raccontano di caccia, combattimenti per cercare cibo, nascite e morte. E' così che si è cominciato a rappresentare l'uomo, come un guerriero, un combattente, procacciatore di cibo. In tutte le culture antiche l'uomo ha questi ruoli, così come quello di sciamano, sacerdote, monarca, detentore di potere, supereroe, scienziato, studioso, dominatore dell'intero orbe terraqueo. Siamo abituati da sempre a rappresentazioni artistiche di generali, eserciti, combattimenti, guerre, ma ho preferito cercare immagini di opere d'arte che ritraessero uomo e donna insieme, perché l'uno non è senza l'altra e si determina anche grazie all'altro. Ecco cosa ho trovato.
Bassorilievo Maya. Quentin Metsy, Il cambiavalute e sua moglie, 1514. Alex Kats. Ron Mueck, Spooning couple. Hayez, Il bacio, 1858. Paolo Uccello, San Giorgio e il drago. Raphael Perez, Gay couple hug. Arte africana, sculture in legno. Trono segreto di Tutankhamon, metà del XIV sec. a. C.. Fernando Botero, uomo e donna, 2001. Arte aborigena australiana. Hokusai, prima metà del 1800. Marlene Dumas. Masaccio e Masolino, Adamo ed Eva e la cacciata dal Paradiso. Edward Hopper, Summer Evening. Piero della Francesca, I duchi di Urbino, 1465 - 1472. Grant Wood, American Gothic 1930. Il ritratto dei coniugi Arnolfini (1434) di Jan van Eyck. Arte egizia, immagine di caccia. Arte Aborigena Australiana. Der Jen, 2008, artista cinese. Magritte, Gli amanti. Diego Rivera. Keith Haring.
Infiniti modi di essere donna e uomo e coppia.
Basta spostare il punto di vista, la collocazione spazio tempo, e l'arte ci rimanda realtà infinitamente diverse e complesse. Quanto può essere diverso l'uomo di Keith Haring dal cavaliere che uccide il drago?
Non so chi sarei se fossi un uomo, ma mi dovrei ricordare di questo.
Ci diamo appuntamento al 15 Dicembre e adesso andiamo a leggere gli altri articoli della Staffetta, buona lettura!